“Mettere fine alla puerile guerra dei post e convocare il Comitato di conciliazione, previsto dal Contratto gialloverde, per dare certezze al Paese sulle sorti del progetto Tav: questo mi aspetto dal premier Conte di fronte alle cronache odierne. Gli alleati divisi su tutto, tranne sulla spartizione dei posti, stanno tenendo in scacco prospettive e destini della comunità nazionale e in parte internazionale. Dai figli delle coppie gay alla Tav, passando per Flat tax e Reddito di cittadinanza, gli italiani sono spettatori inermi di una girandola utile solamente a far venire il voltastomaco. L’incertezza è il peggiore dei mali, sul fronte dello sviluppo economico in particolare: un Paese nel caos è un Paese condannato alla recessione. E senza infrastrutture strategiche il fallimento è pressoché inevitabile”. Così Mauro Laus, senatore del Pd, commenta la vicenda Tav.


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