‘Il ddl sul codice degli Appalti non si limita solo all’attuazione delle direttive europee ma riordina un settore che rappresenta circa il 19 per cento dell’intero Pil europeo e che quindi diventa strategico soprattutto in un periodo di crisi economica. Per questo penso e mi auguro che sia votato in tempi brevi’. Lo afferma la senatrice del Pd Angelica Saggese.
‘Il codice sugli appalti che abbiamo conosciuto fino ad ora, con una disciplina minuziosa e di dettaglio, ha irrigidito i comportamenti delle pubbliche amministrazioni. Le nuove direttive, invece, – spiega Saggese – vanno verso una maggiore flessibilità dell’azione pubblica. Nel ddl il principio di riduzione degli oneri documentali ed economici a carico dei soggetti partecipanti e la semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti, è stato ben recepito sia con la previsione chiara del cosiddetto soccorso istruttorio sia con la previsione di un’unica banca dati centralizzata relativa ai requisiti generali di qualificazione. Anche aver assegnato all’Anac maggiori poteri di vigilanza sulla regolarità delle procedure, attraverso l’adozione di atti di indirizzo ed altri strumenti di regolamentazione flessibile, è un notevole passo avanti. Ma la lotta alla corruzione passa anche attraverso le norme in materia di trasparenza, pubblicità e tracciabilità delle procedura di gara e di tutte le fasi prodromiche e successive. Infine – conclude Saggese – il tema della centralizzazione delle committenze. Favorire la riduzione del numero delle stazioni appaltanti attraverso lo sviluppo dell’istituto delle centrali di committenza è utile sia per ottenere economie di scala, sia per agevolare i controlli sia per garantire maggiori competenze e professionalità’.

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