“Il ministro Toninelli ha detto che nessuno deve azzardarsi a muovere un dito in favore della Tav. E’ un atteggiamento gravissimo per quanto riguarda la Torino-Lione, ma in più gli chiediamo: intende stoppare anche la Brescia-Padova, opera di straordinaria importanza per un’area produttiva del Paese, già concordata con tutti gli stakeholder e già finanziata? Cosa intende fare Zaia, oltre stare zitto? Gli industriali veneti oggi gridano sui quotidiani che il governo con il decreto dignità li rovina, se alla situazione si aggiungesse anche un fermo di un tratto fondamentale della Tav sarebbe drammatico”. Lo dicono i senatori del Pd eletti in Veneto Andrea Ferrazzi, Vincenzo D’Arienzo e Laura Sbrollini, che sulla questione hanno presentato una mozione parlamentare, sottoscritta dal gruppo del Pd.
“La Tav e la velocizzazione delle linee – proseguono i senatori dem – vanno guardate anche in una visione d’insieme. Ora da Trieste a Torino i lavori sono conclusi o in fase di ultimazione. Mettere uno stop alla Brescia-Padova generebbe un collo di bottiglia che penalizzerebbe un’intera area produttiva e sarebbe anche un danno dal punto di vista ambientale. Chiediamo al ministro delle Infrastrutture una parola di chiarezza. Il cosiddetto governo del cambiamento è il governo della retromarcia, su tutto?”.


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