Rendere nullo l’ordine di servizio con il quale il datore obbliga il lavoratore a prestare attività nei giorni festivi, a meno di comprovate esigenze aziendali e solo previo accordo tra le parti. E’ l’obiettivo di un disegno di legge appena presentato dal senatore del Pd Ignazio Angioni, componente della Commissione Lavoro.
In particolare il testo, modificando la legge 260 del 27 maggio 1949 e recependo una recente sentenza della Corte di Cassazione (16592 del 2015), prevede che “Il datore di lavoro che imponga comunque la prestazione lavorativa senza il preventivo ed espresso accordo congiunto con il lavoratore è punito con la sanzione amministrativa da euro 200 a euro 300 per ciascun lavoratore cui sia imposta la prestazione lavorativa”. Non solo: “Il datore di lavoro che minaccia il lavoratore di licenziamento o di altra conseguenza negativa nella prosecuzione del rapporto di lavoro al solo scopo di ottenerne la prestazione lavorativa nei giorni festivi . . . è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 ad euro mille” con la sanzione “incrementata del 30 per cento se il lavoratore è un minore di anni 18”. La proposta è stata firmata oltre che da Angioni, anche dai senatori dem: Amati, Cattaneo, Cucca, Della Zuanna, Ferrara, Lai, Manassero, Ricchiuti, Sollo.


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