“Il Reddito di Cittadinanza si mostra per quello che è: solo una mancia elettorale a tempo. Una misura in cui manca tutto con il Presidente Anpal che, come riportano i media, conferma: il concorso per selezionare i cosiddetti navigator slitterà, bene che vada, a maggio. Mentre non c’è l’intesa pregiudiziale con le Regioni sulla distribuzione territoriale dei tutor. Il Ministro Di Maio aveva giurato e spergiurato che questa sarebbe stato uno strumento di politica attiva per il lavoro. Bugia enorme. Questo reddito di cittadinanza è stato pensato solo ed esclusivamente ai fini elettorali e per questo si sono precipitati a vararlo, sbagliando perfino la scrittura del testo. Tutto quello che bisognava costruire prima non lo hanno nemmeno pensato. I Centri per l’impiego, che non hanno collegamenti con le imprese e non sono coordinati a livello centrale, sono rimasti quelli che erano, non ci ha messo mano nessuno; l’incrocio delle banche dati è inesistente, non supportato da alcun progetto innovativo; i navigator, prima di ottobre, non riusciranno a mettere piede negli Uffici. Vale a dire che l’incrocio domanda-offerta, ammesso che si sia nelle condizioni di definirlo compiutamente, non partirà prima di altri mesi. Ancora non dicono come e chi formerà i navigator, che saranno precari a tutti gli effetti. Questa misura è solo una elargizione random di risorse pubbliche. Una misura spot che utilizza i soldi di tutti i cittadini, peraltro in deficit, per la campagna elettorale alle Europee dei 5Stelle e della Lega. Questo enorme spreco di risorse non metterà fine alla povertà ma amplierà le sacche di disagio ed esclusione e si tradurrà in un miraggio anche per i beneficiari. Si sono chiesti, il Ministro Di Maio e company, cosa accadrà quando le risorse saranno esaurite? Già annunciano di voler mettere le mani sul Fondo sociale europeo che ha un raggio d’azione ben preciso: sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori, assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Esattamente quello che loro non stanno facendo. Eppure bastava che ci dessero ascolto: mantenere, ampliare e potenziare il Rei che invece hanno smantellato incluso il ruolo dei Comuni e degli Assistenti sociali; mettere mano alla riorganizzazione dei Centri per l’impiego; rafforzare l’ambito delle politiche attive; innovare i Centri per l’impiego, rafforzare l’incrocio domanda-offerta chiamando le Regioni a una riorganizzazione delle azioni formative rivolte al mercato del lavoro. La verità è che in testa non hanno il sistema-paese ma solo le loro fortune elettorali. Una campagna elettorale che i cittadini, anche chi tra qualche giorno riceverà il Reddito di cittadinanza, pagheranno a carissimo prezzo”. Lo dichiara la senatrice del Pd Teresa Bellanova.


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