“Condivido pienamente le ragioni che oggi portano in piazza i lavoratori del settore edilizio chiamati da Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl: sbloccare i cantieri già previsti, impedire il fermo delle opere pubbliche da sud a nord, rilanciare dovunque su manutenzione del territorio, sicurezza degli edifici pubblici, risparmio di suolo con politiche di rigenerazione e riqualificazione territoriale. Edilizia di qualità significa sostenibilità ambientale e risparmio energetico. E infrastrutture territoriali che tutelano e preservano i luoghi. Mettiamo all’ordine del giorno queste parole d’ordine ”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione Attività Produttive del Senato, sulla mobilitazione odierna del settore delle costruzioni.
“L’immobilismo cui questo Governo ha condannato il Paese è sotto gli occhi di tutti ed è un immobilismo pericolosissimo perché mette a rischio settori di eccellenza caratterizzati da qualità e saper fare, e che in questi anni avevano in gran parte scelto la via dell’innovazione. Un immobilismo che colpisce gravemente non solo lavoratori e imprese ma la tutela e manutenzione territoriale, aggravando enormemente il gap nord-sud. Qui non sono in gioco solo le grandi opere. E’ in gioco un intero settore caratterizzato da grandi competenze e grandi qualità anche manuali, una manualità che rischia di perdersi se non viene adeguatamente trasmessa alle nuove generazioni. Abbiamo un Paese che ha bisogno di tutela, cura, rigenerazione e trasformazione territoriale.
La manutenzione e la sicurezza del territorio non possono essere una questione di buona volontà ma deve tornare ad essere il fulcro di politiche pubbliche orientate. Esattamente quello che stava accadendo con il precedendo Governo.
Ancora una volta si riconferma una pratica in uso ai rappresentanti di questo Governo: costringono i lavoratori ad una giornata di sciopero per ottenere una semplice convocazione”.


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