“Ieri la montagna ha partorito l’ennesimo topolino: un decreto sulle fatture elettroniche per i benzinai, provvedimento che tutta l’Italia aspettava con il fiato sospeso.
Oggi il ministro Di Maio dalle pagine dei giornali dichiara per l’ennesima volta guerra al precariato, ancora con toni da campagna elettorale e usando soltanto verbi al futuro, confermandosi campione assoluto dell’ovvio e del rinvio, dal momento che il cosiddetto decreto dignità slitta a data da destinarsi e nella prossima Legge di bilancio non ci sarà spazio, come abbiamo sempre avvertito, né per il Reddito di cittadinanza né per la Flat Tax”. Lo dice la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione Industria, Commercio, Turismo, del Senato, che sottolinea: “anche oggi, in perfetta solitudine dai banchi del governo, il ministro Di Maio, riferendo al Senato a proposito degli incidenti sui luoghi di lavoro, ha confermato il suo gusto per declamatorie, vaghezze, luoghi comuni. Allucinante, dinanzi a questioni così serie. Tempi bui, quelli in cui la retorica è pari all’insipienza”.
“L’allarme Istat sulla povertà assoluta – prosegue Teresa Bellanova – è accantonato dal governo gialloverde in un silenzio assordante e così la proposta del Pd già presentata alla Camera dei Deputati di rafforzare da subito, nella prossima Legge di bilancio, l’unica misura reale e concreta a disposizione che può sostenere migliaia e migliaia di famiglie in difficoltà: il reddito di inclusione. In questi mesi abbiamo sprecato un tempo preziosissimo per consolidare i risultati ottenuti con le azioni messe in campo dal precedente Governo incidendo su quelle misure che – più di tutte – hanno dato risultati ottimi garantendo performances rilevanti per le imprese e il lavoro”.


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