“La decisione con cui, per la seconda volta, il Tribunale ha respinto la richiesta di concordato preventivo presentata dal management Borsalino, e il conseguente avvio della procedura fallimentare, genera più di una preoccupazione per il futuro della fabbrica e dei lavoratori in essa occupati. Sarebbe una beffa, infatti, se dopo gli sforzi sostenuti con successo negli ultimi anni per rilanciare l’azienda dopo il crack della precedente gestione, tutto venisse vanificato da un pronunciamento in sede giudiziaria”. Lo dice il senatore del Pd Daniele Borioli, dopo essere intervenuto nell’Aula del Senato sulla vicenda della Borsalino.
“Seppure in finale di legislatura – prosegue Borioli – mi è parso perciò doveroso richiamare nell’aula del Senato l’attenzione del Parlamento e del Governo su una vicenda di grande rilievo non solo locale. La Borsalino di Alessandria, infatti, è un marchio prestigioso del Made in Italy, ora in grande rilancio, e racchiude in sé una parte significativa della storia industriale, sociale e culturale del Paese. Non avrebbe senso affossare con essa, oltre a un’esperienza imprenditoriale e lavorativa che oggi ha ricominciato a pulsare, un patrimonio di cultura e di valori che sono ricchezza di tutta la Nazione. Per questo chiedo al Governo di intervenire ora per evitare il peggio. E in prospettiva perché siano introdotti strumenti normativi efficaci al fine di mettere in sicurezza i marchi storici e prestigiosi dell’industria italiana”.


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