Dal vertice Ue di Bruxelles parte un nuovo slancio per una fase di investimenti e crescita su cui si fondano le misure di lotta alla disoccupazione giovanile e di rifinanziamento delle piccole e medie imprese, imprese che, a questo punto, saranno incentivare ad assumere. Il presidente del Consiglio è riuscito a mantenere come priorità quella che si era data il giorno di insediamento del nuovo governo: ovvero il lavoro, a partire dalla riduzione delle tasse su di esso. E’ questa la strada su cui proseguire con il secondo pacchetto lavoro preannunciato da Letta.
Il consiglio ha stanziato nove miliardi per il lavoro giovanile, di cui sei da utilizzare subito tra il 2014 e il 2015. Si tratta di risorse decisive per invertire la rotta dopo anni di crisi nera e per rilanciare finalmente il lavoro e le speranze dei giovani. Ora è importante che arrivi il voto di approvazione del Parlamento Europeo e che gli Stati – compresa l’Italia, che è stata protagonista del negoziato e ha con decisione scelto la linea della crescita e degli investimenti per il lavoro – adottino le misure necessarie per usare in modo efficace e produttivo i fondi.

Ne Parlano