Dati recenti ci indicano come il numero degli infortuni sul lavoro sia in calo ma, come ha di recente ricordato il Presidente Napolitano, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Le morti sul lavoro non sono tollerabili in un paese giusto e democratico! Dobbiamo capire e condividere che la sicurezza è fattore decisivo di civiltà e di competitività. Occorre rilanciare politiche industriali serie ed etiche, che facciano dei valori della sostenibilità, del rispetto dei diritti e della salute la caratteristiche fondanti di un nuovo modello di crescita. E’ fondamentale tornare a puntare su giovani e donne, che sono soggetti fondamentali su cui investire per avere un futuro credibile. Un capitale oggi sprecato. Servono, dunque, politiche davvero innovative e insieme, azioni concrete, serve anche un’azione culturale, perché il lavoro torni ad essere un valore per la comunità e un valore per la persona.

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