‘Sosteniamo il presidente del Consiglio Letta nei suoi sforzi per ottenere interventi Ue di lotta alla disoccupazione giovanile perché pensiamo che i giovani italiani si sentano giovani europei e non possiamo permetterci, come sta accadendo, che alcune generazioni di italiani corrano il rischio di non avere alcun contatto o legame con il mondo del lavoro’. Lo ha detto la senatrice Maria Grazia Gatti, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro, nel suo intervento in aula.
‘Il programma Youth Guarantee dell’Ue – ha proseguito Maria Grazia Gatti – sottolinea come alla disoccupazione giovanile consegua il rischio di disoccupazione futura, di bassi livello di reddito, di povertà e di consolidamento delle tendenze demografiche negative. Per questo prescrive, entro 4 mesi dalla perdita del lavoro o di uscita dalla scuola, di proporre al giovane un’offerta qualitativamente valida di lavoro, formazione o tirocinio e a tal fine stanzia 6 miliardi di euro nel 2014-2020. Il governo italiano chiede che i fondi vengano concentrati nei primi due anni e vengano rifinanziati dal 2016. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, nel nostro Paese sarà necessario fare cose fondamentali di carattere generale: riorganizzare i servizi all’impiego e, soprattutto, sviluppare la capacità di utilizzare tutti i diversi fondi europei in modo integrato. Nuove possibilità si possono aprire con progetti in settori ad alta intensità di lavoro: recupero del patrimonio culturale, lavoro di cura, manutenzione del territorio, progetti da realizzare – ha concluso Maria Grazia Gatti – nel pieno rispetto dei giovani lavoratori’.