“Il Senato ha approvato il disegno di delega al governo per la riforma del terzo settore. Un provvedimento tanto atteso che, data l’importanza e la delicatezza dei temi, meritava un esito diverso; comunque lo si valuti questo provvedimento ridisegnerà il ruolo ed il modo di essere di tutte le diversificate componenti del terzo settore. Mi appare sproporzionata l’attenzione dedicata alle imprese sociali rispetto a quella dedicata al mondo del volontariato”. Lo dice la senatrice del Pd Manuela Granaiola.

“L’iter di questa delega – prosegue Granaiola –  si era avviato positivamente con un ampio confronto con il mondo del terzo settore, ma inspiegabilmente si è poi progressivamente  involuto proprio nel dibattito istituzionale dove, in alcuni casi, è stato anche peggiorato. C’è voluta una dura battaglia per contrastare alcune proposte che avrebbero altrimenti  negativamente imbrigliato in particolare proprio lo specifico mondo del volontariato. Incomprensibile e difficilmente giustificabile la creazione della Fondazione ‘Italia sociale’, finanziata dallo Stato e per la quale ho ritenuto necessario votare contro. Quel milione di euro poteva essere usato per sostenere i problemi di moltissime associazioni che oggi sono costrette a svolgere, senza alcun sostegno finanziario, funzioni di vera e propria supplenza alle carenze istituzionali.  Ora il disegno di delega torna alla Camera dove spero possano essere ripresi e corretti alcuni dei temi che hanno generato molte preoccupazioni – inascoltate –  in Senato. Comunque vadano le cose alla Camera, l’esito definitivo dipenderà dall’esercizio della delega; sono fiduciosa il governo saprà tener conto dei mille problemi che si trova oggi ad affrontare il diversificato mondo del volontariato”.