La Presidente Fabbri: ‘Importante sbloccare subito i fondi già stanziati per Casale Monferrato’
Al termine delle prime audizioni in Prefettura ad Alessandria, è arrivato l’impegno della Commissione d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali del Senato a interloquire direttamente con il Ministero dell’Ambiente per rendere subito disponibili i 65 milioni di euro riconosciuti nella Legge di Stabilità al Sito di Interesse nazionale di Casale Monferrato. ‘É una priorità – dichiara la Presidente della Commissione, la Senatrice del Pd, Camilla Fabbri – rispondere subito alla richiesta arrivata dal sindaco di Casale, Concetta Palazzetti e dal primo cittadino di Sale, Claudio Saletta a nome dell`Associazione Comuni del Monferrato e sboccare i fondi per le bonifiche riconosciuti per il triennio 2015-2017. La strada intrapresa dal Governo per dare una risposta al drammatico problema dell’amianto deve essere percorsa velocemente, anche per recuperare il terreno perso in passato. Recentemente – ha ricordato la Presidente – la conferenza Stato Regioni ha siglato un protocollo d’intesa per arrivare a una mappatura chiara, omogenea e trasparente della presenza d`amianto in Italia e integrare così dati ancora troppo a macchia di leopardo. Come Commissione abbiamo già rilevato la necessità di un coordinamento centrale quando si parla di controlli e interventi in tema di infortuni e malattie professionali e il nostro obiettivo è di costruire un percorso comune e condiviso anche con tutti gli enti e le istituzioni del territorio in prima linea contro l’amianto’.
Garantito l’impegno per lo sblocco dei fondi già stanziati per le bonifiche, e raccolta anche la richiesta di sollecitare l`esclusione dal patto di stabilità anche delle somme previste per gli anni successivi al 2015, la Commissione lunedì ha intanto ricevuto rassicurazioni dalla Regione Piemonte sul mantenimento del centro per la preparazione dei farmaci antiblastici a Casale. Una struttura fondamentale per l`area monferrina dove, a oltre un ventennio dalla messa al bando dell’amianto, ogni anno si registrano 52 nuovi casi di mesotelioma. Positiva anche la notizia comunicata in giornata dalla Regione dell`adozione da parte della Giunta del Piemonte del Piano regionale Amianto, fermo dal 2008.

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