“Le polemiche su dati ISTAT lavoro e su jobs act sono davvero strumentali. Sui dati Istat su occupazione, occorre ricordare che: gli occupati crescono sul mese e soprattutto su base annua (+0.9 su nov 2015 pari a +201mila). Sono +193 mila i lavoratori dipendenti e di questi +135 mila i permanenti). Sempre su base annua sale l’occupazione maschile (+0.3) e femminile (+0.9). – calano gli inattivi su base annua -3.4, pari a -469mila che, quindi, tornano a cercare lavoro. Cala il tasso di inattività sia per le donne (-1.3) sia per gli uomini e cala in tutte le classi di età. Sempre su base annua il tasso di occupazione è stabile per i giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo tra 25-34 e in aumento sia tra 35-49 e soprattutto tra 50-64 anni. La scelta della legge di bilancio per il 2017 e’ di attribuire la decontribuzione alle assunzioni dei giovani e al sud. Con la riforma è la decontribuzione abbiamo recuperato mezzo milione di posti di lavoro a tempo indeterminato ma rispetto al 2008 ne mancano all’appello ancora 1 miilone . Questo dato esprime la sofferenza di ancora tanti nel nostro Paese. Tuttavia la riforma del mercato del lavoro e l’abbassamento delle tasse per le imprese ha consentito a quest’ultime pur in presenza di una crescita moderata di Pil di assumere a tempo indeterminato e ai cittadini di poter chiedere un mutuo per la casa o in prestito per l’autovettura. Gli investimenti in infrastrutture, l’innovazione e le riforme daranno maggiore spinta al Pil e all’occupazione”.
Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico Claudio Moscardelli.


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