‘Andiamo avanti, approviamo al più presto il disegno di legge delega ‘Jobs Act’ in Commissione Lavoro al Senato e non facciamo finta che il problema del lavoro in Italia sia l’articolo 18, perché non lo è. Non è vero che non c’è flessibilità in entrata e in uscita, perché c’é e le molte tipologie contrattuali hanno portato molta precarietà e poca stabilità. Dobbiamo costruire una nuova stagione dei diritti a partire dall’attuale condizione delle ragazze e dei ragazzi in Italia’. Lo ha detto la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro a Sky tg24 pomeriggio. ‘Le questioni fondamentali che vanno risolte – ha proseguito Annamaria Parente – sono l’elevato costo del lavoro per le imprese e la mancanza di sostegni per i lavoratori. A chi si rivolge una persona che perde il lavoro? Il disegno di legge delega prevede l’istituzione di un’Agenzia per l’impiego, uno sportello al quale rivolgersi per un reale incontro domanda-offerta e per avere gli assegni di sostegno al reddito, e l’allargamento degli ammortizzatori sociali. Se riusciamo a superare lo scoglio di uno sterile dibattito sull’articolo 18 possiamo approvare la delega in Parlamento e poi attuarla nei successivi 6 mesi, dando risposte concrete ai cittadini’. ‘La legge delega – ha concluso Annamaria Parente – affronta un pezzo dei problemi. Poi bisogna creare posti di lavoro, attraendo investimenti e quindi combattendo il lavoro in nero, la malavita organizzata e la corruzione e facendo politiche di sistema per il Made in Italy. Il governo su questi temi sta lavorando. Le risorse ci sono, cominciamo a spendere tutte quelle a noi assegnate dal Fondo sociale europeo per l’occupazione, che invece rispediamo al mittente in media per il 40%’.

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