‘I dati diffusi oggi dal ministero del Lavoro sono incoraggianti soprattutto perché, al netto dei 92 mila contratti in più, registrano un aumento significativo del ricorso all’inquadramento a tempo indeterminato rispetto alle tipologie più precarie. Il nostro scopo è che il contratto a tempo indeterminato diventi di nuovo quello più usato e, in questo senso, la scommessa di combinare il Jobs Act con la decontribuzione sta funzionando. Bisogna continuare a lavorare per agganciare sempre meglio la ripresa e creare nuova occupazione e serve la ‘seconda gamba’ delle politiche attive e dell’Agenzia nazionale per l’impiego, per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e soprattutto per formare e ricollocare i lavoratori e le lavoratrici che perdono il posto’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.

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