“Da donna di sinistra ho votato in modo convinto no al decretone che contiene il reddito di cittadinanza e la cosiddetta quota 100. E’ un inganno targato M5s e Lega e presto le persone se ne accorgeranno, purtroppo”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro.
“Le cittadine e i cittadini aspettano il reddito di cittadinanza – prosegue Parente – ma nessuna delle promesse sbandierate dai gialloverdi, anche negli spot, verrà mantenuta. Il reddito è una misura confusa, che esclude e non include, tanti di coloro che pensano di ottenerlo non lo avranno. Non è concepito per le famiglie con figli piccoli o disabili, e non aiuterà i poveri a risollevarsi perché non è previsto un percorso certo con i servizi sociali e neanche i disoccupati a trovare il lavoro che non c’è e non si trova certo coi navigator. Vengono penalizzati gli attuali beneficiari di Naspi e non prevede l’assunzione dei precari di Anpal. Sarà solo quindi una concessione di un beneficio a tempo e dopo sarà peggio per tutti perché le misure previste faranno lievitare il debito pubblico. Quota 100 è solo una finestra per chi compie 62 anni entro il 31 dicembre 2021 e ha 38 anni di contributi, penalizzando le donne lavoratrici che hanno carriere più discontinue dei lavoratori. La Fornero rimane dov’è. É una grande tristezza vedere millantare questo provvedimento. Ma la nostra contrarietà continuerà per il bene delle cittadine e dei cittadini”.


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