“E’ necessario rivedere la legge sull’adozione, ma sia chiaro: serve per dare una famiglia a minori privi di assistenza morale e materiale. Non è il modo attraverso cui si deve realizzare il desiderio, umanissimo, di prendersi cura di un bambino”. Lo dice il senatore Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato.
“Trovo ancora convincente – prosegue Lepri – lo spirito del legislatore che, trent’anni fa, ha indicato la coppia eterosessuale sposata da almeno tre anni, e valutata idonea, come la sola titolata ad adottare, in quanto complementare nel genere e impegnata pubblicamente a garantire una continuità affettiva. Si tenga conto che oggi vi sono circa dieci coppie sposate e idonee per ogni bambino dichiarato adottabile. Ci sono alcuni casi particolari che già oggi consentono l’adozione del figlio di terzi a single e coppie non sposate, ma si tratta di eccezioni.
Altra cosa è poi l’adozione del figlio di uno dei componenti la coppia. Il caso della coppia sposata eterosessuale è già normato, mentre quello della coppia omosessuale è stato rinviato nella sua eventuale definizione, consapevoli delle sue criticità.
E’ in questo solco che possiamo provare a migliorare una legge – conclude Lepri – comunque chiara nei suoi principi ispiratori”.