Si abbia ora il coraggio che è mancato
‘Finora abbiamo viaggiato con il diesel, da oggi possiamo mettere il turbo, con una maggioranza più coesa’. Lo ha dichiarato il senatore del Pd Stefano Lepri, nel suo intervento in Aula. ‘In merito alle riforme istituzionali – ha detto Lepri – è necessario intervenire anche sulle spese diverse dai ‘costi della politica’. L’applicazione dei costi standard, a ogni livello e a cominciare dai Ministeri, passando per le Regioni e i Comuni, dovrà essere applicata senza più cedimenti alla logica dei tagli orizzontali imposta dalle lobby e dalle burocrazie. Debbono essere ridotti i privilegi dell’alta burocrazia statale e regionale. E dovremo lavorare meglio su come incentivare la gestione associata delle funzioni fondamentali in capo ai Comuni’.
‘Quanto alle riforme del lavoro – ha continuato Lepri – in attesa di riforme strutturali, ci vuole un grande programma di “lavori utili”, centrato sul servizio civile e i tirocini formativi. E’ tempo per sperimentare forme nuove per un contratto unico di inserimento a garanzie progressive, un contratto di ricollocazione dei disoccupati che progressivamente si sostituisca a forme discrezionali e discutibili di protezione sociale, un codice semplificato che permetta agli investitori stranieri di guardare all’Italia senza pensare alla giungla.’.
‘Infine, ci vuole maggiore determinazione nella lotta agli sprechi e nella razionalizzazione della spesa pubblica. Ad esempio, il Ministro della salute ha giustamente evidenziato come il sistema dei ticket non funzioni. Oppure, Il Ministro del lavoro ha evidenziato come si possano recuperare risorse dalle alcune misure previdenziali e assistenziali dove vi sono certamente iniquità e comportamenti opportunistici. Si abbia questa volta il coraggio che per troppo tempo è mancato.’
‘Quanto alle riforme del lavoro – ha continuato Lepri – in attesa di riforme strutturali, ci vuole un grande programma di “lavori utili”, centrato sul servizio civile e i tirocini formativi. E’ tempo per sperimentare forme nuove per un contratto unico di inserimento a garanzie progressive, un contratto di ricollocazione dei disoccupati che progressivamente si sostituisca a forme discrezionali e discutibili di protezione sociale, un codice semplificato che permetta agli investitori stranieri di guardare all’Italia senza pensare alla giungla.’.
‘Infine, ci vuole maggiore determinazione nella lotta agli sprechi e nella razionalizzazione della spesa pubblica. Ad esempio, il Ministro della salute ha giustamente evidenziato come il sistema dei ticket non funzioni. Oppure, Il Ministro del lavoro ha evidenziato come si possano recuperare risorse dalle alcune misure previdenziali e assistenziali dove vi sono certamente iniquità e comportamenti opportunistici. Si abbia questa volta il coraggio che per troppo tempo è mancato.’