‘Il ddl prevede una delega al Governo per il riordino di una materia molto delicata e oggi regolamentata da misure frammentate ed inique. Intende quindi superare – spiega Lepri – i limiti della normativa vigente, che colpevolmente non riconosce le detrazioni per i figli a carico e gli assegni familiari a chi ha redditi bassi o nulli. Inoltre, viene posta la questione dell’esiguità delle risorse riconosciute a chi ne beneficia, il che contribuisce a fare del Paese il fanalino di coda nelle politiche per la natalità’.
‘Mentre negli altri paesi europei gli assegni per i figli sono universali e non si perdono in caso di disoccupazione, in Italia la situazione normativa è a dir poco paradossale: i nuclei familiari più poveri e fragili sono anche quelli meno aiutati nella copertura dei costi per il mantenimento dei figli. Si propone pertanto di aumentare significativamente le dotazioni economiche e di superare le diverse misure oggi previste, sostituendole con un assegno universale, in denaro o per via fiscale, riconosciuto fino ad una certa soglia di reddito e patrimonio. C’è una grande sfida in Italia: avere il diritto di fare figli, rimuovendo – conclude Lepri – gli ostacoli di ordine economico’
Superare distorsioni normativa vigente
Potenziare e riordinare le misure a sostegno dei figli a carico. E’ questo l’obiettivo del ddl d’iniziativa del Vice Presidente del gruppo Pd al Senato Stefano Lepri, sottoscritto da 50 parlamentari democratici, oltre che da esponenti dei gruppi Scelta Civica e Per l’Italia, che sarà presentato giovedì 12, alle ore 13, presso la Sala Nassirya di Palazzo Madama.