“Chi vuole le primarie PD per il segretario nazionale aperte solo a chi si iscrive, pur anche un minuto prima di votare, deve sapere che così non voterebbero i simpatizzanti poveri (che non possono permettersi di pagare i quindici euro) e chi, per ragioni professionali, non può esporsi. Voterebbero invece molti iscritti “spintanei” che non hanno mai fatto un’ora di militanza, alla faccia di chi chiede di far eleggere il segretario solo da chi si impegna nel partito. Insomma, insistere sulle distinzioni tra le primarie per il segretario e quelle per il premier è incomprensibile ai più. In autunno dovremo avere un solo obiettivo: portare alle primarie il maggior numero possibile di cittadini, che siano elettori o iscritti al Pd”.

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