“La nostra proposta sul reddito di cittadinanza che voteremo a breve, definisce sussidi ragionevoli, copre in particolare i costi per il sostegno dei figli a carico, specie a favore degli incapienti. Conta sullo sviluppo dei servizi sociali e per l’impiego, ma cercando di non moltiplicare gli adempimenti. Certo ha ancora un limite, quello della dotazione: partiamo da due miliardi per il 2017, ce ne vorrebbe almeno il doppio, forse il triplo. Ma due miliardi, finora, non si erano mai visti nella lotta alla povertà. Insomma è un passo vanti, importante, ma non basta. Ci vuole anche – come detto ieri da Renzi – un grande programma di Lavori di cittadinanza, in forma diversa da quella fallimentare degli LSU. Approvando questo testo, respingeremo anche una proposta tanto sbandierata, quanto pericolosa e insostenibile, quella dei 5 stelle”. Lo afferma il Vice Presidente del Gruppo Pd Stefano Lepri in un articolo pubblicato sull’Huffingtonpost relativo alla legge per il contrasto alla povertà, che sarà approvata in settimana al Senato. Rivolto ai pentastellati che hanno presentato una proposta di legge sul tema, Lepri afferma: “Riconosciamo loro il merito di aver posto con più insistenza la questione sul tavolo della politica. Ciò detto, la loro ricetta è piena di difetti tanto che la definirei persino ridicola. Il limite più evidente, direi incredibile, sta negli importi massimi assegnabili. Si può arrivare fino a 780 euro mensili per la singola persona, ma applicando una scala di equivalenza a dir poco generosa si arriva a cifre esorbitanti. Ad esempio, una famiglia con due adulti e due adolescenti può ottenere fino a 1.950 euro al mese! A cui si possono aggiungere ulteriori sostegni per l’affitto, il diritto allo studio, ecc. Se poi il beneficio è accettato su carta di credito prepagata, è previsto un ulteriore cinque per cento. Insomma, una specie di Paese di Bengodi, dove chi è disoccupato e non trova lavoro, pur attivandosi, potrebbe per anni ricevere un sussidio largamente superiore al reddito della gran parte degli italiani che lavorano, anche con elevate competenze. Se non conoscessimo il pressapochismo dei 5Stelle, potremmo credere che si tratti almeno di una trovata elettorale pensata, meglio di Babbo Natale e di Achille Lauro, con i soldi dello Stato”.
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