‘Il Senato sta per approvare una riforma storica, che cambia dopo quasi 50 anni non solo il mercato del lavoro, ma anche la stessa concezione del lavoro: meno conflittuale, più cooperativa, meno orientata ai diritti pretesi, più orientata a garanzie come opportunità. Una riforma che contiene una visione meno difensiva del lavoro e più aperta alle sfide nuove’. Lo dice il senatore Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo del Pd , che oggi è intervenuto nell’Aula del Senato.
‘Negli anni ’70 – prosegue Lepri – quelle riforme che oggi superiamo furono necessarie, ma nel tempo ha prevalso quell’idea di inamovibilità del posto che si è scambiata con bassa produttività, bassa partecipazione e bassi salari. Un patto scellerato che, sommato agli altri spread competitivi, ha progressivamente ritirato la fiducia degli investitori. La delega è una sfida per tutti: per la politica; per gli imprenditori che avranno molti meno alibi; per i sindacati, che restano un baluardo del lavoro, ma che ora devono operare in una nuova logica di conciliazione e impegnarsi nell’organizzazione dei servizi per l’impiego; per la pubblica amministrazione, che deve garantire l’accesso ai servizi per l’impiego; per i lavoratori, che devono accettare questa logica dell’empowerment. Non è una delega in bianco: il Parlamento e il Partito Democratico contribuiranno ancora alla stesura e al vaglio dei testi dei decreti e alla loro implementazione’.

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