‘Dopo la sentenza di Roma, 40 coppie gay in Emilia-Romagna andranno in tribunale per chiedere l’adozione dei propri figli: non potranno ignorarci’. Lo dice Ilaria Trivellato, presidente di Famiglie Arcobaleno. ‘E la stessa cosa farò io’ aggiunge Sergio Lo Giudice, senatore Pd. Anche lui da quattro mesi ha un bambino, figlio biologico del marito Michele grazie a una madre surrogata. Il primo parlamentare a fare una scelta del genere.
Ma oggi la legge non lo riconosce ancora come un genitore a tutti gli effetti.

Senatore, cos’ha pensato l’altro ieri dopo la sentenza del tribunale di Roma?

‘Ho detto subito che è stata un’umiliazione per il Parlamento. La politica ignora che la società e la giurisprudenza si stanno evolvendo velocemente: abbiamo avuto un’altra dimostrazione di questa cosa. Anche per quanto riguarda i diritti delle coppie gay’.

Diversi commentatori, però, sostengono che la magistratura ha scavalcato le proprie competenze, e che per una decisione del genere serve prima una legge da parte del Parlamento.

‘Sì, ho visto. Il senatore Maurizio Sacconi ha persino parlato di “giustizia creativa” nel commentare la sentenza. Ma per favore… Questa è una sentenza storica ma anche solida, si basa su precedenti concreti. Sia la Cassazione l’anno scorso, sia l’Europa qualche tempo fa, hanno già stabilito una cosa ben precisa: è soltanto un pregiudizio sostenere che due persone dello stesso sesso non possono adottare e crescere dei figli come le coppie eterosessuali. In questi giorni siamo davanti a un caso che farà scuola: due donne lesbiche sono diventate genitori anche se solo una, ovviamente, è la madre biologica. Ma cresceranno la loro bambina allo stesso modo di ogni altra coppia’.

Anche lei chiederà la Stepchild adoption, l’adozione del figlio da parte del compagno non biologico?
‘Appena tornerò a Bologna farò subito ricorso per ottenere l’adozione di mio figlio. D’ora in poi i tribunali faranno fatica a ignorare le motivazioni della sentenza di Roma, che crea un precedente importante. Sono migliaia in Italia le famiglie che potranno finalmente fare la stessa cosa’.

Lei però è anche un senatore. Davvero il Parlamento non è in grado di fare una legge in materia ma deve accettare, per usare le sue parole, ‘l’umiliazione’ di una sentenza?

‘Io ho presentato due proposte di legge. La prima sui diritti matrimoniali alle coppie gay, per estendere alle famiglie omosessuali le stesse condizioni delle coppie etero e superare le discriminazioni che ci sono. La seconda, invece, riguarda l’assunzione di responsabilità genitoriale: il genitore non legale si presenta in tribunale assieme a quello legale per chiedere la cosiddetta “genitorialità congiunta”. In altre parole, la Stepchild adoption della quale si parla in questi giorni’.

A che punto sono queste proposte?

‘In Parlamento la proposta di legge sul matrimonio è stata accantonata a favore di un’altra ipotesi, il modello tedesco. C’è già un testo base sul quale stiamo lavorando, che riflette anche l’impegno del presidente del Consiglio Renzi. Si tratta di un istituto giuridico nuovo, analogo al matrimonio, che serve a garantire gli stessi diritti alle coppie omosessuali’.

Non sono previste le adozioni di bambini, però.

‘Il testo non comprende le adozioni in senso stretto, cioè da persone terze. Ma contempla l’adozione del figlio biologico del partner. Come il caso di Roma, per intenderci’.

Il Partito Democratico sarà unito su questa proposta?

‘Questo progetto è venuto da un input di Renzi, si sta lavorando in questa direzione. E due giorni fa, alla Festa dell’Unità di Bologna, anche il capogruppo Roberto Speranza mi pare si sia espresso in questi termini’.

E le larghe intese? Saranno abbastanza larghe per votare una legge di questo

tipo?

‘Beh, lo abbiamo già visto con la riforma del Senato, votata da Forza Italia: le larghe intese sono a geometrie variabili. Di conseguenza questo metodo si può applicare anche ai diritti civili, che vedono d’accordo ad esempio il Movimento 5 Stelle’.


Ne Parlano