“Non avremmo voluto sentire ancora nel 2016 notizie di bambini in carcere con le loro madri. La denuncia della Garante dei diritti delle persone private della libertà del comune di Bologna, Elisabetta Laganà, ha fatto emergere però il nuovo caso, non certo l’unico, di due bimbi di 5 e 18 mesi che vivono con la loro mamma nel carcere della Dozza a Bologna.
L’alternativa c’è, prevista dalla legge in vigore dal 2014: le case famiglia protette e gli istituti a custodia attenuata per le detenute madri che non possono beneficiare di pene alternative.
Ho predisposto, insieme a 42 senatori, un’interpellanza urgente al governo perché si renda effettiva la possibilità di trasferire questi bambini e le loro madri in case famiglia protette.​”​

Lo dice​ ​Sergio Lo Giudice, senatore Pd e membro della commissione giustizia, primo firmatario del l’interpellanza sottoscritta al momento anche dalle senatrici e dai senatori Albano, Amati, Bencini, Bignami, Broglia, Capacchione, Cardinali, Casson, Cirinnà, Collina, D’Adda, De Biasi, Dirindin, Esposito, Favero, Filippin, Finocchiaro, Fornaro, Gambaro, Gatti, Granaiola, Guerra, Guerrieri Paleotti, Idem, Lo Moro, Manassero, Manconi, Marino, Mattesini, Mirabelli, Molinari, Orellana, Pagliari, Pegorer, Puglisi, Ricchiuti, Ruta, Sangalli, Scalia, Sollo, Vacciano e Zanoni.

“È positiva l’intenzione del governo di accogliere presso l’Istituto a custodia attenuata di Venezia e non più alla Dozza di Bologna le detenute madri dell’Emilia Romagna – conclude il senatore Pd​ ​- anche se la strada maestra rimane quella delle case famiglia protette”.


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