“Il fatto più spiacevole accaduto oggi è stato l’utilizzo a fini squisitamente politici di un provvedimento necessario a far fronte alle nuove sfide del terrorismo internazionale. Su questioni che riguardano da vicino la sicurezza dei cittadini sarebbe bene stare nel merito ed evitare speculazioni politiche”.
Così il senatore PD Sergio Lo Giudice, relatore del ddl terrorismo per la Commissione giustizia, commenta l’approvazione dell’emendamento di Forza Italia che eleva ulteriormente le pene previste per il possesso di ordigni nucleari.
“Le pene già severe previste dal disegno di legge già approvato dalla Camera (fino a dodici anni per chi si procuri materiale radioattivo o ordigni nucleari, non meno di quindici anni per chi li utilizzi) si andrebbero evidentemente a sommare a quelle per altri eventuali altri reati connessi, che si tratti di danni alle persone o all’ambiente: basti pensare che in caso di disastro ambientale scatterebbe l’ulteriore pena della reclusione fino a quindici anni prevista dalla legge approvata lo scorso anno.
D’altra parte durante le due sedute di discussione nelle commissioni Giustizia ed Esteri nessun rilievo era stato fatto su questo punto , né da Forza Italia né da nessun altro gruppo. Analoghi emendamenti depositati in commissione erano invece decaduti per l’assenza dei proponenti .
Purtroppo la coincidenza fra le numerose assenze in aula e la volontà di mandare segnali politici del tutto estranei al merito hanno prevalso sui contenuti.
Il provvedimento rimane comunque coerente ed efficace, ma non è cosa buona trasformare in schermaglie politiche misure importanti come la lotta al terrorismo internazionale.”


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