‘Il voto di oggi del Senato contro l’autorizzazione agli arresti domiciliari del sen. Azzollini è una brutta pagina del percorso di questa legislatura.
La giunta per le autorizzazioni, che aveva avuto accesso alle carte processuali, aveva proposto il sì all’autorizzazione in assenza di un fumus persecutionis. Che l’aula a voto segreto abbia ribaltato quella decisione rappresenta una forzatura del principio di legalità all’opportunità politica. Così si segna un ulteriore distacco fra i palazzi e i cittadini di cui non si sentiva il bisogno.
Così la politica soffia nelle vele della demagogia e dei populismi. Oggi Lega e M5S brindano, mentre il prestigio della politica si lecca una nuova ferita.’
Così i senatori democratici Lucrezia Ricchiuti e Sergio Lo Giudice, entrambi aderenti a ReteDem, commentano il voto di questa mattina in Senato.

‘Noi non dovevamo decidere sulla colpevolezza del senatore Azzollini, non dovevamo stabilire la fondatezza della richiesta di arresto né l’attendibilità dei testimoni. Noi dovevamo solo stabilire se era in atto una persecuzione giudiziaria, ed evidentemente non c’era nessun elemento a sostegno di questa tesi.
E’ evidente che molti senatori democratici hanno votato in modo contrario alle indicazioni della Giunta, in assenza di una posizione del gruppo parlamentare che pure ci saremmo attesi.
Chiederemo che nelle sedi del gruppo e in quelle di partito si affronti con chiarezza e trasparenza una questione che getta un’ombra sul principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e sulla ferma difesa del principio di legalità da parte del Partito Democratico’.

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