“Le elezioni anticipate non devono essere un tabù, ma non possiamo arrivarci dopo avere frantumato quel progetto dell’Ulivo che ha fatto nascere il PD. Chi guida il partito, a partire dal segretario, ha la responsabilità di cercare la strada di una ricomposizione fra le anime interne. La crisi democratica che sta attraversando il pianeta può avere giovamento dall’esperienza italiana solo se sapremo indicare un progetto di centrosinistra profondamente rinnovato nelle ricette e nei modi. Usiamo i mesi che ci separano dal voto per ridefinire la proposta politica del PD e non per una guerra interna che non serve a nessuno e che nessuno sembra voler fermare”.