“Premesso che sono felicissima che il Ministro Calderoli stia bene e che abbia potuto toccare con mano la grande professionalità di medici e ricercatori italiani, ambìti e ben remunerati all’estero, a differenza del nostro Paese, vorrei ricordare che se si vuole continuare a far accedere gratuitamente alle migliori cure disponibili al Mondo e non far spendere agli italiani, come lui stesso ha sottolineato, 650 mila euro per un singolo intervento, il Sistema sanitario nazionale va finanziato, gli Irccs e la ricerca vanno sostenuti e, infine, il personale sanitario va adeguatamente remunerato ed incentivato”. Lo dichiara la sen. Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd.
“In Francia – aggiunge – la spesa sanitaria pubblica è oltre il 10% del Pil e nei prossimi 5 anni sarà incrementata di altri 35 miliardi. In Italia, invece, la spesa quest’anno sarà del 6,8% per poi passare, come prevede la Nadef, al 6.1% nel 2026. Quindi, senza un vero rilancio del finanziamento pubblico potremmo certamente dire addio non solo ai migliori medici, ma addirittura al diritto e alla tutela della salute”.
“Infine – conclude Lorenzin – vorrei ricordare al Ministro Calderoli che lui ha avuto accesso alle cure a Padova, non uguali in ogni Regione italiana. Anche per questo fermamente dico che non si può abdicare all’obbiettivo di garantire la stessa sanità in tutta Italia, risultato opposto che sortirà il suo amato iperregionalismo”.


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