“L’assegno di assistenza previsto dal decreto terza età varato ieri dal governo Meloni rischia di essere un buco nell’acqua. Buone le intenzioni ma risorse a tempo e su platea precaria “perché sul piatto ci sono 500 milioni in due anni per 400.000 anziani, come cita oggi un pezzo uscito su La Stampa. Quindi non siamo di fronte a un provvedimento strutturale, ma temporaneo come già avvenuto sugli altri provvedimenti in bilancio”. Lo dichiara la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del Gruppo Pd a Palazzo Madama, che aggiunge: “Esso si rivolge a una fascia di popolazione beneficiaria molto ristretta: over 80, con gravi patologie e livello di bisogno assistenziale altissimo, che abbiano requisiti ISEE al di sotto dei 6000 € annui, questa misura sperimentale va proprio a discriminare i più vulnerabili e i fragili al quale dovrebbe essere destinata”.
“Moltissimi in grave stato di necessità – prosegue la parlamentare dem – rimarranno esclusi. Non solo di queste risorse ne godranno in pochissimi, ma una volta esauriti i fondi, specifica il decreto, le domande non potranno più essere accolte. La cosa più triste è il principio che chi prima arriva meglio alloggia. Mi chiedo e chiedo al Governo Meloni: se sei una donna sola over 80 in povertà e il fondo è esaurito che fai? E cosa farai tra due anni? Di nuovo – conclude Lorenzin – assistiamo all’ennesimo spot che rimanda le riforme strutturali su sociale e lavoro a un domani che verrà”.