“Dal governo ancora pasticci sui LEA. Come denunciato dai genetisti, con il nuovo schema tariffario, il ministero della Salute ha clamorosamente deciso di escludere l’analisi dell’esoma dalle prestazioni rimborsabili per l’assistenza genetica. Questo Decreto Tariffe rischia quindi di compromettere gravemente la capacità delle strutture pubbliche di offrire esami genetici completi ed efficaci ai pazienti. Si limita e complica il potenziale diagnostico di molte malattie rare”. Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd. “Si limita e complica la possibilità di diagnosticare molte malattie rare – spiega Lorenzin . costringendo i laboratori a utilizzare solo pannelli multigenici per un elenco ristretto di geni. Questo approccio vecchio è limitativo e costoso, perché spesso le mutazioni genetiche alla base delle malattie rare non sono prevedibili e possono richiedere una visione completa del DNA. Le conseguenze di questa scelta sono evidenti. Il mancato accesso all’esame dell’esoma costringerà i medici a ripetere i test più volte o a prescrivere analisi aggiuntive, aumentando così la spesa sanitaria per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’analisi dell’esoma, invece, fornisce una diagnosi chiara in un paziente su due senza diagnosi con un unico test, rappresentando così una scelta costo-efficace per il sistema.
Su questo tema presenterò un’interrogazione parlamentare e chiedo al ministro Schillaci di riferire con urgenza in aula. Auspico inoltre – conclude Lorenzin – che la Conferenza Stato-Regioni ripristini l’analisi dell’esoma tra le prestazioni rimborsabili e garantendo così un servizio genetico completo ed efficace a tutti i pazienti”.