“I dati dell’Istat non lasciano spazio a interpretazioni: la pressione fiscale è salita al 37,3%, con un aumento di 0,5 punti rispetto al primo trimestre del 2024. Il livello più alto registrato negli ultimi anni in questa fase dell’anno. È una tendenza preoccupante, che smentisce in modo netto la narrazione che il governo Meloni continua a portare avanti, fatta di annunci trionfali e di slogan sulla riduzione delle tasse”. Lo afferma Beatrice Lorenzin, vicepresidente dei senatori Pd. “In parallelo, cresce l’inflazione, che a maggio ha segnato un +1,7% su base annua, con un impatto fortissimo su beni essenziali – prosegue la senatrice dem – Il carrello della spesa è aumentato del 3,1%, trainato soprattutto degli alimentari (+3,5%). A questo si aggiunge un significativo rincaro costante dei carburanti, che incide su lavoratori e famiglie”.
“Mentre le famiglie si vedono costrette a fare scelte dolorose, rinunciando a vacanze, a spese sanitarie o scolastiche, il governo si limita a operazioni contabili e a misure spot, senza affrontare le vere priorità del Paese. È ormai evidente che manca una politica economica strutturata. Il governo parla di “conti in ordine”, ma in realtà non c’è alcuna visione di futuro. Non si guida un Paese affidandosi al marketing politico, mentre le famiglie italiane sono costrette a “fare i conti” ogni giorno con salari bassi, precarietà, inflazione e un fisco che diventa sempre più opprimente”, conclude Lorenzin.