“I dati diffusi dalla Banca d’Italia parlano chiaro, la ricchezza netta delle famiglie ha toccato i 176mila euro pro-capite, il valore più basso se confrontato con quello delle altre grandi economie occidentali, in particolare di Francia, Germania, Regno Unito o Stati Uniti. Salari bassi, redditi bloccati, inflazione e bassa crescita, lentamente, ma inesorabilmente, stanno cancellando in Italia il ceto medio. Bankitalia ne stima un impoverimento della ricchezza del 7,7% tra il 2011 e il 2022. E si allarga sempre più la fascia di popolazione che scivola nella povertà. In tutto questo, l’ascensore sociale che ha caratterizzato gli anni del boom, sembra drammaticamente fermo. Senza una politica decisa sul capitale umano, che deve essere formato e valorizzato, e senza una crescita dei salari per prima cosa attraverso il rinnovo dei contratti al quale il governo dovrebbe lavorare immediatamente, e poi con un adeguamento ai livelli e standard europei, si va poco lontano. Occorrono investimenti in ricerca, donne, giovani e, sicuramente, più decisione sul cuneo fiscale, sono strade non eludibili”. Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd.


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