“Sulla richiesta di Zaia sull’Autonomia sono più che perplessa per i modi e i tempi. Anche il ministro Musumeci, non certo dell’opposizione, ha criticato il presidente del Veneto dicendo che la sua uscita è “assolutamente precoce” e presenta un “problema di opportunità” a causa dei malumori delle Regioni del Sud, anche di quelle governate dalla destra”. Lo dichiara la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd.
“Inoltre – aggiunge – trovo che attribuire ogni problema dell’Italia al centralismo, come fatto da Zaia, sia una semplificazione che non tiene conto delle inefficienze locali, che ci sono anche in Veneto, basti guardare alla Sanità, dove i medici e personale sanitario sono tra i meno pagati d’Italia e le liste d’attesa presentano sempre più criticità”.
“Questa accelerata di Zaia era più che prevedibile – conclude Lorenzin – ma non è il modo corretto di procedere. L’urgenza, per tutte le Regioni, è definire i LEP, fondamenta per mantenere in piedi il Paese, con o senza autonomia. Come PD proseguiremo la nostra battaglia contro lo “spacca Italia”, anche attraverso il percorso referendario”.


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