“L’attualità ci richiama a ciò che ritenevamo impossibile: un ritorno intollerabile ad un antisemitismo crescente, un nuovo pericolo per il popolo ebraico e una diffusa e superficiale rievocazione di simboli e gesti fascisti e nazisti, come ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo commosso discorso. Ed è al Presidente che guardiamo, al suo richiamo alla nostra Costituzione come frontiera di libertà e civiltà, al richiamo della memoria come argine a negazionismi storici e riscritture di un passato sconvolgente che non va rimosso dalla memoria collettiva, ma ricordato per non ripeterne gli orrori. Odio chiama Odio. Parole che sentiamo così vere nella nostra quotidianità”. Lo scrive su Facebook la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd.
“In questi tempi di guerra – prosegue Lorenzin – volgiamo il nostro pensiero alle vittime dell’Olocausto, un capitolo buio della storia dell’umanità che non possiamo permetterci di dimenticare. La memoria degli eventi passati diviene una guida rispetto alla guerra, ci sprona a trovare una soluzione di pace. Non possiamo rinunciare al rispetto dei diritti dell’uomo che sono stati conquistati davanti alle atrocità della Seconda guerra mondiale. L’angoscia ci pervade tutti al pensiero di come sia facile oggi dare per scontate le conquiste di libertà e pace di ieri, che purtroppo invece scontate non sono. Il Giorno della Memoria – continua Lorenzin – è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di proteggere e valorizzare i diritti, di promuovere la pace e di costruire un mondo in cui la tolleranza e la comprensione siano la forza trainante. Ricordare affinché sia mai più”.


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