“La gestione del Pnrr è nel caos! Ci sono due relazioni “ufficiali” come denunciato anche dagli organi di stampa che circolano in questi giorni, una trasmessa alle Camere e una disponibile sul sito di Palazzo Chigi, entrambe rilasciate dal Governo. Diverse le misure del Piano che presentano “elementi di difficoltà”.
Su una relazione i 250 milioni previsti per le start up nel capitolo della Transizione ecologica sono spariti; diverso anche il numero di esperti che servono per potenziale l’ufficio per la trasformazione digitale, da una parte 264 dall’altra “circa 230”; non si capisce nemmeno se sul progetto Intercity Sud ci siano difficoltà o meno a raggiungere gli obiettivi con i 200 milioni previsti, perché un documento smentisce un rapporto.
Nel frattempo sembrano pronti ad uscire gli investimenti della missione 6 su case e ospedali di comunità, per non parlare degli asili nido, spariti anch’essi perché evidentemente per il governo meloni, gli asili non servono per sostenere la natalità.
I nodi stanno venendo al pettine…
Ricordo male o quando si votarono questi progetti del Pnrr, Forza Italia e Lega erano nel governo Draghi? L’obiettivo era quello di utilizzare tutti fondi possibili per rilanciare l’Italia, invece ora ci troviamo difronte a un disastro annunciato. Si sta perdendo la possibilità di spendere dai 7 ai 9 miliardi d’investimenti per realizzare, ad esempio, le infrastrutture sanitarie o per mettere in sicurezza gli ospedali.
Per garantire sanità territoriale e accesso alla domiciliarità, qual è l’alternativa credibile che vogliono mettere in campo”? Così la senatrice Beatrice Lorenzin, vice presidente dei senatori del Pd.


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