“Quando gli operatori sanitari scendono in piazza vanno ascoltati, quando i lavoratori ti dicono che così non ce la si fa più bisogna capire che serve un cambio di passo. Le famiglie sono tutte provate da inflazione e bollette e le prime mosse del governo Meloni non segnano una strada per uscire dalle criticità. Una manovra in queste condizioni esigeva scelte coraggiose che non sono state fatte e le bandierine dei Pos e del contante parlano di un governo che rinuncia al contrasto all’evasione”. Lo dice la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo del Pd.
“Intanto – prosegue Lorenzin – la sanità rischia, tornando dopo anni ben al di sotto del 6,6% del rapporto finanziamento Fondo sanitario/Pil. Cifre che ci fanno tornare alla stagione dei tagli, mentre serve, invece, una decisa diversa strategia economica per personale sanitario, programmazione regionale, accesso alle terapie, lotta alle diseguaglianze, livelli essenziali di assistenza e salute mentale. Rischiano di rimanere lettera morta le riforme del Pnrr e con i due miliardi in più non si copre neanche il caro bollette. Non possiamo permetterci di uscire dal Covid tornando alle logiche di austerità pre-pandemia”.


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