“Questa legge di Bilancio dà il via a una nuova fase di austerità, senza nemmeno mostrare le prospettive per i prossimi anni o un’idea chiara dell’obiettivo che il Paese deve raggiungere. Nel frattempo, la propaganda è al lavoro con slogan e nuove riforme costituzionali roboanti, dalla legge Calderoli al premierato, utilizzate come armi di distrazione di massa per nascondere la strutturale mancanza di idee e proposte economiche concrete. Nella Sanità siamo al paradosso: alla crisi del sistema post-Covid, che ha raggiunto l’apice con la scarsa attrattiva delle professioni sanitarie, con l’abbandono delle specialità più logoranti, pensioni anticipate, fughe all’estero o passaggi al sistema dei gettonisti, il Governo ha risposto con un aumento del Fondo sanitario che serve solo al rinnovo del contratto del comparto e non copre nemmeno l’inflazione, spacciato come il più grande investimento nella Sanità della storia. A farne le spese sono in prima battuta il personale sanitario, i quali vedono da una parte accantonate le risorse per il rinnovo dei contratti e, dall’altra, subiscono una pesante penalizzazione lato previdenza, che potrebbe spingere oltre 4.000 medici a pensionarsi a brevissimo. In altre parole, il Governo con una mano dà, ma toglie addirittura con due, dimostrando, nella migliore delle ipotesi una incapacità di programmazione non comprendendo l’effetto domino che sta innescando. A meno che non si cambi direzione, sarà difficile sostenere il Sistema sanitario nazionale, perché senza personale adeguato non si può garantire un’assistenza di qualità”. Così in una nota la sen Beatrice Lorenzin, vice presidente dei senatori Pd.


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