“Che cosa vuole fare realmente la maggioranza per rendere sostenibile il Servizio Sanitario Nazionale? A due anni e mezzo dall’insediamento del governo, non abbiamo ancora visto riforme strutturali del sistema sanitario, né interventi significativi sul personale con una riforma ad hoc”. Lo ha detto a Restart, su Rai 3, la vicepresidente dei senatori PD Beatrice Lorenzin.
“Già lo scorso anno – continua Lorenzin – proposi l’apertura di un nuovo tavolo per un Patto della Salute, perché il contesto è profondamente cambiato dopo il Covid e con la nuova regola di bilancio europea, sia dal punto di vista strutturale e finanziario, sia nel rapporto con il personale sanitario, in un momento di vera e propria emergenza. La fuga dalla professione medica nel nostro Paese è un problema trasversale, che va oltre ogni colore politico, ed è una sconfitta per tutti. Sono estremamente preoccupata, perché invece di riformare il sistema, si continua a ragionare con gli stessi schemi del 2012, quando stavamo per crollare ed eravamo in recessione. È necessario un cambio radicale di paradigma: bisogna fermarsi e ripensare le priorità, superando la logica puramente contabile che non tiene conto delle sfide attuali, come l’invecchiamento della popolazione, la carenza di personale e l’innovazione tecnologica. Ma le nozze con i fichi secchi non si fanno: la richiesta di più risorse al Fondo sanitario nazionale non è una bandiera politica, ma una reale esigenza per dare risposte ai milioni di cittadini che rinunciano a curarsi e per garantire al personale sanitario salari adeguati e migliori condizioni di lavoro, rendendo attrattiva la professione medica e le altre professioni sanitarie. Solo così potremo garantire un sistema sanitario pubblico equo e sostenibile per tutti”, ha concluso Lorenzin.


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