“Il decreto carceri è un’altra occasione persa per affrontare in modo strutturale l’emergenza carceri che oramai è tutto fuorché una emergenza, ma un dramma diventato strutturale. Il provvedimento, adottato frettolosamente, non affronta in modo adeguato il sovraffollamento, la mancanza di personale, la qualità della vita di chi lavora in carcere e la carenza delle strutture di supporto in particolare socio-educative”. Lo dichiara la vicepresidente del Gruppo Pd al Senato Beatrice Lorenzin. “In questi giorni l’ennesimo suicidio in carcere ripropone come la questione della salute della popolazione carceraria rimane purtroppo sottovalutata per tutti e in particolare il DL non risponde alle esigenze di salute, di chi in carcere non dovrebbe starci, dai detenuti psichiatrici ai bambini nelle celle al seguito delle loro madri, né al potenziamento delle infrastrutture e delle attività necessarie alla finalità rieducativa della pena. Tutto rimane fermo e consapevolmente irrisolto” . “Serve una visione a lungo termine per risolvere i gravi problemi del sistema penitenziario e garantire i diritti umani, non provvedimenti tampone con l’ennesima decretazione d’urgenza”, conclude Lorenzin

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