“L’intelligenza artificiale offre sicuramente grandi opportunità di sviluppo, ma viene anche utilizzata da chi rende sempre più sofisticate le trappole per i più piccoli online. Al contempo, cresce l’allarme per l’esposizione e la dipendenza dai social fin dalla più tenera età. C’è qualcosa che non sta funzionando nel coinvolgere le famiglie su come usare il digitale, considerando che, statistiche alla mano, i bambini sono esposti fin da piccolissimi agli schermi e ai contenuti web, e il 26% di loro è lasciato solo a navigare in un mondo digitale pieno di insidie”. Lo ha detto la vicepresidente dei senatori Pd, Beatrice Lorenzin, durante l’evento “Diamo voce al silenzio” organizzato da Telefono Azzurro nella Giornata internazionale per la protezione dei minori contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale. “Cyberbullismo, pedopornografia e manipolazione online sono pericoli reali, aggravati dall’uso incontrollato dei social, fenomeno di cui manca una consapevolezza del rischio anche tra molte famiglie”, ha aggiunto.
“Troppi bambini vengono lasciati soli su Internet, sui social, in un ambiente virtuale che non è stato pensato per loro e che racchiude numerose minacce. Per questo è indispensabile un sistema regolatorio efficace che protegga i minori online e metta in sicurezza le piattaforme digitali, imponendo standard di accesso e utilizzo più severi. È necessario rendere consapevoli i genitori sui rischi del web, dei social e dell’intelligenza artificiale, comunicare in modo più efficace e inter-istituzionale sulle potenzialità e sui rischi dell’uso e abuso dei social network, e formare educatori e genitori per educare le nuove generazioni a rapportarsi con consapevolezza al digitale”, ha commentato la senatrice Dem.
“La tutela dei minori nel digitale deve diventare una priorità politica e sociale. Non è solo una questione di regole, ma di responsabilità condivisa tra famiglie, istituzioni e aziende tecnologiche. Perché proteggere i bambini oggi significa proteggere la società di domani”, ha concluso Lorenzin.