“Il suo è stato un manifesto programmatico e mi preoccupa che non si sia affrontato per nulla uno dei nodi più importanti e complessi della nostra società ed economia che è il futuro della ricerca biomedicale e del nostro servizio sanitario nazionale.In questi tempi dove ogni risorsa è preziosissima non possiamo permetterci di perdere gli investimenti già previsti per la salute. La salute non deve essere la cenerentola dell’agenda di Governo. Se il PIL scenderà, diminuiranno le risorse del fondo sanitario e a farne le spese saranno solo i pazienti: e tra questi ancora di più i tanti anziani, i tanti malati di malattie rare, tutti coloro che aspettano i nuovi screening per il cancro o tutto il mondo della salute mentale.In quale porto volete portare il SSN nella tempesta perfetta? Si deciderà nel prossimo trimestre, a partire da questa legge di bilancio.Quanto è disposta a investire nel fondo Sanitario?Ma non c’è salute senza riconoscimento del valore della scienza e della ricerca. E il conflitto difficilmente comprensibile tra scienza e politica nel nostro come in altri paesi, ha radici profonde, e questa aula ne è stata spesso testimone da Stamina ai vaccini fino ai tanti negazionismi dai cambiamenti climatici al covid.Quindi attenzione a escludere a priori di avvalersi degli strumenti e dei modelli che l’esperienza di questi anni drammatici ci ha consegnato”. Così la vice presidente dei senatori del Pd Beatrice Lorenzin nel suo intervento in aula a Palazzo Madama durante la discussione sulla fiducia al governo Meloni.


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