“I risultati delle amministrative mettono in mostra tutti i limiti della coalizione guidata da Meloni. Il centrosinistra ha riconquistato e confermato tutti i capoluoghi di Regione e le grandi città dimostrando che il centrodestra si batte.
È evidente che dietro Meloni manca una classe dirigente consolidata, radicata e capace di gestire il territorio in modo efficace. Questo emerge chiaramente dalle urne, con il governo che non riesce a capitalizzare il grande vantaggio che sostiene di avere. Un vantaggio che però è “dopato” da Giorgia: tolto il suo nome dalle schede elettorali il castello di carte crolla miseramente.
La proposta di La Russa, che auspica una modifica della legge elettorale per le amministrative che porti al 40% la soglia per vincere al primo turno, è figlia del progetto culturale della maggioranza sulle riforme delle istituzioni, che anche sulla legge elettorale, la piega nella forma più consona a determinare la loro vittoria. Insomma, quando vincono è merito loro quando perdono è colpa del sistema elettorale.
Il Governo si occupi piuttosto dei problemi reali del Paese: sanità, salari, scuola, sostenibilità e competitività. È necessario un cambiamento di approccio e una maggiore attenzione alle reali esigenze del Paese, piuttosto che rimanere ancorati ad una perenne campagna elettorale, come se al Governo ci fossero “altri”, che dimostra tutta l’inefficacia e la disconnessione dalla realtà, da parte della maggioranza”. Lo dichiara la senatrice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Pd al Senato.


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