“Le Regioni, se non hanno le risorse per garantire i LEA non riescono a farlo e se, soprattutto, hanno debiti, come dopo il Covid, non investono, anzi, tagliano prestazioni, dispositivi e farmaci. Senza risorse non si va lontani, per questo è indispensabile ed urgente investire almeno tra 5 e 7 miliardi in più sul Fondo sanitario nazionale rispetto a quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza. Ci serve un aumento strutturale, non interventi spot che mettono una pezza”, ma non risolvono i problemi di fondo.
Bisogna affrontare il tema del personale sanitario e riformare carriere, reclutamento e remunerazione. Il mercato della sanità ormai è globale, gli operatori mancano ovunque e i nostri professionisti vengono chiamati da tutte le parti del Mondo, dove vengono valorizzati e pagati di più.
Così noi perdiamo capitale umano, cuore della nostra società, fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e il mantenimento del Sistema sanitario nazionale, della ricerca e della rete delle Scienze della vita.
È necessario rendere nuovamente attrattive le professioni medica e infermieristica, nonché tutte le altre professioni sanitarie, sia per la qualità del lavoro, sia dal punto di vista dei salari, e per farlo servono più risorse per incentivi e stipendi dedicati al personale, oltre ai fondi già stanziati per il rinnovo del contratto.
O finanziamo di più il Sistema sanitario nazionale, oppure non abbiamo più una sanità pubblica e universalistica.
Ci servono poi gli investimenti ineludibili che dobbiamo usare dal PNRR, per questa semplice ragione non possiamo permetterci il lusso di sprecare un solo euro che l’Europa mette a nostra disposizione per trasformare il nostro SSN, digitalizzarlo e riorganizzare la medicina territoriale. Dobbiamo dare risposte ad una popolazione sempre più anziana che ha bisogno di assistenza sulla salute e sul sociale, così come costruire una rete efficace per tutelare la salute mentale e il benessere psicologico. È evidente che ci vuole una visione complessiva nel medio e lungo periodo e il coraggio di fare scelte per trasformare il sistema”.
Così la senatrice Beatrice Lorenzin, Vicepresidente del gruppo Pd, ospite assieme al deputato Gian Antonio Girelli della Festa de l’Unità della provincia di Brescia.


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