“Fa una certa impressione entrare in un Parlamento e camminare tra sacchi di sabbia e altri sistemi di protezione disposti alla difesa di un eventuale attacco russo”. Comincia così la nota pubblicata da Linkiesta.it del senatore del Pd Alberto Losacco che, nei giorni scorsi, Come membro italiano dell’Assemblea Parlamentare Nato, è stato a Kyjiv per alcune riunioni del comitato Unic: Ukraine-NATO Interparliamentary Council.
“Altrettanta impressione – aggiunge l’esponente dem – la si prova camminando per le strade dell’Ucraina, tra le macerie di palazzine bombardate e tutto quello che in ogni momento ricorda che siamo in un Paese in guerra”. Dalla testimonianza all’analisi: “Visti da qui, certi discorsi, che attraversano anche il dibattito italiano, appaiono lunari. L’Ucraina non sta difendendo solo la propria sovranità e integrità territoriale, ma anche quei principi che hanno garantito in Europa la più lunga stagione di pace della sua storia e che noi oggi, come membri dell’Alleanza Atlantica e fondatori dell’Unione europea, – prosegue Losacco – siamo chiamati a sostenere per scongiurare il rischio, non così remoto, che dall’Ucraina si passi ad altri Paesi”.
“La stanchezza per la questione ucraina – avverte il senatore Pd – è un sentimento che l’Europa e la Nato non possono permettersi. La prossima Commissione europea dovrà arginare gli egoismi nazionali per giungere alla difesa comune europea. E, contestualmente, dovrà mostrare maggiore attenzione per quelle porzioni del nostro continente in cui cresce il senso di marginalità sociale ed economica e che, alle ultime elezioni, ha ingrossato le file dei sovranisti, degli euroscettici, dei filo-putiniani. Un’Europa che – conclude Losacco – dovrà occuparsi di chi teme la fine del mese e chi la fine del nostro mondo”.


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