“Un anno fa abbiamo perso un grande democratico. Un anno che, come un’onda che continua a montare, restituisce la stima, l’affetto e il grande rimpianto per la sua prematura scomparsa. A riprova che quando l’impegno politico è
interpretato con equilibrio, passione e competenza riesce ancora
a generare consenso, ammirazione e speranza”. Così in una nota
il senatore Pd e commissario del partito nelle Marche Alberto
Losacco ricorda la scomparsa di David Sassoli. “David – prosegue
– era arrivato alla politica dopo essere stato per tanti anni
uno dei volti più conosciuti del servizio pubblico televisivo.
Qualcuno potrebbe dire ‘prestato’ alla politica dalla società
civile. Credo che sia più corretto dire tornato alla politica,
perché la politica era stata la sua grande passione giovanile.
Cresciuto alla scuola del cattolicesimo democratico, aveva
imparato ad amare la politica studiando, approfondendo”. Secondo
Losacco “iI suoi anni alla guida del Parlamento europeo hanno
lasciato tracce che resteranno per sempre: la fermezza con cui
ha posto l’assise europea sul tema della difesa dei diritti
umani, che gli costò l’inserimento nella blacklist di Putin; la
storica battaglia per il Next Generation Eu che ha cambiato il
volto dell’Unione; l’impegno per tenere aperto il Parlamento
europeo anche nelle settimane più drammatiche dell’emergenza
pandemica”.


Ne Parlano