“‘Fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una collinetta… Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera. Uno di noi, si gettò urlando nel vuoto, di propria iniziativa’”. Così, in una nota, il senatore PD Alberto Losacco ricorda la Strage delle Foibe attraverso le parole dei superstiti. “‘Essere italiani’. Questa la colpa – prosegue Losacco – di migliaia di donne, uomini, bambini italiani trucidati dai partigiani jugoslavi. Dal 1943 a oggi le Foibe sono ancora una ferita aperta per l’intero Paese. Non abbiamo altri mezzi a disposizione se non la memoria e il ricordo. E in questo 10 febbraio, Giorno del ricordo per le vittime delle foibe, ribadiamo e condanniamo l’atrocità di quei crimini e manteniamo viva la memoria di chi non c’è più”, conclude.
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