“Bene ha fatto Elly Schlein a sollevare dubbi sulla strada prospettata da Ursula Von der Leyen”. Così in un articolo oggi sull’Huffington Post il senatore del Pd e membro dell’Assemblea parlamentare della Nato Alberto Losacco, che aggiunge: “È una contraddizione aumentare la spesa per la difesa dei singoli stati, se questa, come ha fatto intendere la Presidente della Commissione Ue, non è inserita in un percorso che porti alla difesa comune europea”.
“Serve – prosegue l’esponente dem – correggere subito la rotta. Attivare immediatamente strumenti come la cooperazione rafforzata, una centrale unica per gli acquisti, l’emissione di titoli di debito comune. Serve cioè avviare un percorso chiaro verso la difesa comune. E serve, parallelamente, un lavoro sul fronte sociale e economico per rafforzare l’unità e gli elementi di protezione per le imprese e i cittadini dai dazi. Questi punti, contenuti nell’appello ‘Per un’Europa più libera e forte’, sono invece complementi assenti dal piano della Von der Leyen, come se la difesa comune fosse una mera corsa dei singoli stati agli armamenti e non un elemento per il ripensamento strategico dell’Europa.
“Lasciare ai singoli stati questi compiti – scrive ancora il senatore Pd – è sbagliato per diverse ragioni. Innanzitutto perché, per quanto ogni Stato aumenti la spesa, questa non sarà mai in grado di competere con le minacce in essere. Inoltre la spesa resterebbe piena di ridondanze e senza la possibilità di economie di scala. E tra aumento del debito o tagli alla spesa sociale, finirebbe per dividere l’opinione pubblica, facendo un grande regalo a chi oggi è un pericolo per la nostra sicurezza. Solo con la prospettiva della difesa comune, l’Europa è nella possibilità di esercitare un ruolo da protagonista nello scenario globale. Questa è l’ora delle scelte. Da prendere subito e con coraggio. È questo il momento giusto”, conclude Losacco.