‘Nel Dl missioni su cui è iniziata la discussione generale in Senato, l’impegno dell’Italia in ambito di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di pace e stabilizzazione è previsto nelle principali aree di crisi, dal Medioriente all’Africa e all’Asia’. Lo afferma il senatore del Partito democratico Carlo Lucherini, relatore di maggioranza sul provvedimento per l’approvazione definitiva. ‘A cento anni dal primo conflitto mondiale – evidenzia l’esponente pd – il mondo è di nuovo attraversato da una serie di violenti conflitti che stanno rimettendo in discussione gli equilibri geopolitici e strategici costituitisi all’indomani delle due Guerre mondiali e allo stesso tempo generando distruzioni e sciagure umanitarie di immense proporzioni e gravità. Per tali motivi l’impegno dell’Italia e dell’Europa deve essere costantemente concentrato alla ricerca di soluzioni effettive di pace e di stabilità. E’ soltanto attraverso un serio impegno dedicato alla ricostruzione delle istituzioni civili e al sostegno del dialogo politico è possibile creare i presupposti per una stabilità politica e una partecipazione di tutti i cittadini, senza discriminazioni di sesso, razza e religione, alla vita pubblica. Questo è l’impegno che l’Italia, con questo provvedimento, si è assunta in aree ad alta conflittualità e disordine come l’Iraq e la Libia, restando ai due Paesi che oggi probabilmente destano maggiori preoccupazioni’. ‘L’importanza di essere attori protagonisti e responsabili, facilitatori di soluzioni di stabilità, ha rappresentato il perno attorno a cui si è sviluppata l’informativa del presidente del consiglio il 16 settembre – conclude Lucherini – L’importanza che Renzi riconosce alle relazioni internazionali, ed al ruolo che in esse deve ricoprire l’Europa, è emersa con chiarezza anche a livello europeo dove, grazie anche alla sua tenacia, è stato possibile vincere le resistenze ed affermare la nomina del nostro ministro degli esteri ad Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza’.

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