Un’interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia e delle finanze per chiedere che l’Italia si impegni durante il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione per un’accelerazione della definizione delle modalità di compatibilità dell’unione bancaria’. L’ha presentata il senatore Carlo Lucherini, componente della Commissione Esteri a Palazzo Madama. ‘Il governo si attivi durante la presidenza dell’Ue per l’approvazione definitiva del regolamento istitutivo del meccanismo unico di risoluzione – chiede il senatore Lucherini attraverso l’interrogazione – e promuova con i partners europei un dibattito inteso a ricalibrare il quadro regolatorio scaturito dagli Accordi di Basilea III. Una nuova cornice che, senza ridurre l’efficacia delle misure di prevenzione di nuove crisi e di tutela della stabilità finanziaria, consenta alle istituzioni finanziarie di sostenere maggiormente l’economia reale attraverso impieghi finanziari di medio e lungo periodo. Ciò, anche alla luce del fatto che la definizione di un nuovo quadro di regolamentazione più favorevole agli investimenti di lungo termine è stato auspicato non solo da diversi e autorevoli studiosi, italiani e non, ma anche da diverse comunicazioni della Commissione Europea’. ‘Si promuova, inoltre, a livello europeo iniziative che consentano di individuare meccanismi volti a prevedere la creazione di uno o più fondi europei partecipati congiuntamente dalle banche pubbliche di sviluppo come la Cassa Depositi e presiti, la Banca europea degli investimenti, la KFW tedesca e la CDC francese conclude l’interrogazione – in grado di mobilitare risorse per il finanziamento delle infrastrutture, degli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica al fine di rendere le imprese italiane ed europee maggiormente competitive sui mercati internazionali’.